Nicola lo Calzo

Nicola lo Calzo

About

Nicola Lo Calzo (Torino, 1979) è un fotografo e ricercatore italo-francese. Vive e lavora a Parigi dal 2005. Formatosi come conservatore dei beni architettonici e paesaggistici al Politecnico di Torino, a partire dal 2008 si orienta sulla fotografia. Da un’esperienza queer, la sua pratica e  ricerca fotografica indagano le nozioni di patrimonio, memoria e confine. In particolare le fotografie di Nicola Lo Calzo evidenziano i modi in cui gruppi minoritari interagiscono con il loro ambiente e le modalità con cui sviluppano strategie di sopravvivenza e resistenza.

Per nove anni è stato impegnato in una ricerca fotografica incentrata sulla tratta degli schiavi e della schiavitù. Questo ambizioso progetto, intitolato Cham, ha conosciuto e conoscerà ancora tappe in Africa, Caraibi e America. Le sue fotografie sono state oggetto di numerose mostre in Musei, Centri d’arte o Festival, tra cui il Macaal di Marrakesh, Afriques Capitales a Lille (un’iniziativa di Dominique Fiat), il Musée des Confluences de Lyon, il Musée National Alinari of Photography di Firenze , la Fondazione Zinzou a Cotonou e il Tropenmuseum ad Amsterdam. È presente in molte collezioni private e pubbliche, tra cui la collezione Lightwork di Siracusa (NY), gli Archivi Alinari di Firenze, la Pinacoteca Civica di Monza, la Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi e il Tropenmuseum di Amsterdam.

Dal 2015 al 2019 Lo Calzo ha diretto il progetto Kazal, una master class fotografica con i fotografi del kolektif D2, intorno alla memoria del crimine sotto la dittatura Duvalier, il primo progetto di questo tipo ad Haiti. Il progetto, prodotto dalla fondazione Fokal, è stato pubblicato dalle edizioni Andrè Frére.

Edizioni Kehrer, Andrè Frère e Alinari hanno pubblicato diversi libri di Nicola Lo Calzo: Regla (2017), Obia (2015) Inside Niger (2012), Morgante (2011). Collabora anche regolarmente con la stampa internazionale, tra cui Le Monde (quotidiano e rivista), The New Yorker, The New York Times, Internazionale. Nel 2018 è stato beneficiario della borsa di studio Cnap e nominato per l’Elysee Prize 2019-2020.

Dal 2020 insegna fotografia all’École nationale supérieure d’arts de Paris-Cergy nell’ambito di un dottorato di ricerca sulla pratica fotografica e la memoria della schiavitù e del colonialismo.

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Nicola A. Lo Calzo is recipient of the Cnap grant in 2018, nominated for the Prix Elysee in 2019 and nominated for the Prix Nièpce in 2020.

For nine years, he has been engaged in a long-term photographic research project on the memories of the slave trade and slavery, their resistances and abolitions. This ongoing ambitious project, entitled Cham, has been elaborated into different series in Africa, the Caribbean and America. His photographs have been widely exhibited in museums, art centers and festivals, most notably the Macaal in Marrakesh, the Afriques Capitales in Lille, Lagosphoto, the Musée des Confluences in Lyon, the National Alinari Museum of Photography in Florence, and the Tropenmuseum in Amsterdam. His photography is present in many private and public collections including the Lightwork collection in Syracuse, Alinari Archives in Florence, the Pinacoteca Civica in Monza, the National Library of France in Paris or the Tropenmuseum in Amsterdam.

From 2015 to 2019 Lo Calzo led the Kazal project, a photographic masterclass with kolektif D2 photographers, on memory and crime under the dictatorship of Duvalier, the first project of its kind in Haiti. The project, produced by the Fokal Foundation, was published by Andrè Frére.

Kehrer and André Frère has published three of Nicola Lo Calzo’s books: Regla (2017), Obia (2015) and Inside Niger (2012). He is also a regular contributor to the international press including Le Monde (the newspaper and magazine), The New Yorker, The Wall Street Journal, The New York Times, Internazionale and is occasionally commissioned by institutional or commercial enterprises.

He is represented by Dominique Fiat gallery (France), La Balsa Arté (Colombia) and Podbielski Contemporary (Italy).

Selected exhibitions

2021 | (Un)Hidden, Dominique Fiat, Paris.
2021 | Mythologies of Resistance, Saint-Brieuc Bay Photo Festival.
2021 | Binidittu, Camera, Torino.
2021 | Binidittu, Gibellina Photoroad, Gibellina.
2021 | L’art de briser ses chaînes, Maison de l’Amérique Latine, Paris.
2021 | Tragedia, Espace Cardin, Saison Afrique 2020, Paris.
2021 | Tragedia, Alliance Française, Saison Afrique 2020, Sao Tomé.
2020 | Paris /Beliefs / Tchamba / Institut des cultures d’Islam
2019 | Syracuse NY / Bundles of Wood / Kathleen O. Ellis Gallery – Lightwork
2019 | Lodz / Mythologies of Resistances / Fotofestiwal
2019 | Cotonou / Africa is No Island / Zinsou Foundation
2018 | Mexico / AfricAmericanos / Obia / Centro de la Imagen
2018 | Lille / Ola Cuba! / Regla / Gare Saint Sauveur
2018 | Marrakesh / Africa is No Island / Macaal
2018 | Paris / Africa Aperta Part II / Dominique Fiat
2018 | Milano / Tchamba, FCAAAL
2017 | Lille / Tchamba, Afriques Capitales 
2017 | Athens / Regla, Benaki Museum / Athens Photo Festival
2016 | Paris / No Borders / Galerie Dominique Fiat
2014 | Amsterdam / The Insurgents of the Caribbean / Tropenmuseum

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Selected works